Il “Reliquiario della Grande tribolazione”: un ex agostino in chiusura del percorso di approfondimento sulla Grande Guerra

Il 2 dicembre si è svolto il penultimo incontro del ciclo di conferenze “La Grande guerra: un secolo dopo”, il percorso realizzato dal Collegio Augustinianum in collaborazione con l’Associazione Agostini semper, con lo scopo di ricordare le atrocità vissute dai soldati al fronte e onorare la loro memoria.

La parola è stata data al professor Giuseppe Langella, ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università Cattolica ed ex studente del Collegio, invitato non tanto (o meglio non solo) come italianista esperto della Grande guerra, ma soprattutto come poeta. A giugno del 2015 è infatti uscita presso Interlinea, con tavole d’artista e una nota di Franca Grisoni (è possibile acquistare il volume sul sito dell’editore) la sua raccolta di poesie dal titolo Reliquiario della grande tribolazione. Via crucis in tempo di guerra, in cui l’autore racconta o espone eventi e particolari della prima guerra mondiale instaurando un confronto con la figura del Cristo e con la sua passione.
Durante l’intervento il professor Langella ha illustrato la storia editoriale del libro, per poi leggere alcune delle poesie presenti nella raccolta spiegando ogni volta ciò che lo ha ispirato, il messaggio che intendeva trasmettere e il rapporto con la narrazione biblica. Il filo spinato che simboleggia la corona di spine, il pezzo di legno che rimanda al crocifisso, “l’addio ai monti” degli alpini che ricorda la resurrezione di Cristo… ogni poesia si è rivelata un momento di riflessione e di vicinanza con quei soldati ormai scomparsi.

L’interessante evento si è concluso, come al solito, con le domande dal pubblico, alle quali il professore ha risposto con chiarezza e piacere.